Libera Accademia
delle Lingue Europee ed Orientali
Il nome
«L.A.L.E.O.»
Il progetto di istituire a Santa Severina una Scuola
Superiore di lingue, al quale si lavorava da lungo tempo, fu attuato nel
Dicembre del 2000 allorquando, in una pubblica conferenza tenuta nei Saloni del
Castello di Santa Severina, venne presentata la LALEO, fortemente voluta dalla
locale Amministrazione Comunale. Il nome, che è una sigla che sta per Libera
Accademia delle Lingue Europee ed Orientali, è anche una voce del verbo greco
lalein, la prima persona singolare del presente indicativo, che significa "io
parlo", nel senso di “colloquiare amichevolmente”. È il verbo che indica meglio
il dialogo, l'incontro.
Il motivo ispiratore
Il
punto di partenza, del resto scontato, che ha animato il “progetto-Laleo” è che
lo studio delle caratteristiche e delle differenze degli altri popoli facilita
molto ogni impresa di comunicazione, di dialogo e di incontro. È proprio in
questo ambito che, fin dal suo sorgere, ha inteso collocarsi l'attività della
Libera Accademia delle Lingue Europee ed Orientali. Si disse allora, fra
l'altro: «Pur nella consapevolezza della sua inezia, la Laleo nasce per una
necessità del mondo e poi per il fatto che l'apertura al Mediterraneo
costituisce l'avvenire della nostra terra, poiché da lì veniamo.
Ma si può
aggiungere anche una considerazione politica a sostegno della nostra tesi: la
caduta del muro di Berlino deve essere compresa come una opportunità offerta
all'area mediterranea di riappropriarsi della sua centralità. Vogliamo dire che,
considerata la nostra posizione nello scenario mediterraneo e constatato lo
spostamento del fulcro delle varie attività culturali, economiche, politiche
dall'area mitteleuropea, si impone un ripensamento del ruolo politico, culturale
e, perché no, anche economico del Mediterraneo». Del resto le radici culturali
che hanno contribuito a formare la nostra identità e a plasmare la stessa
cultura europea vengono dal “grembo materno” che è il Mediterraneo. Nella
conferenza di presentazione si diceva: «Va affermato con forza che la nostra
matrice culturale non viene da oltre Oceano, né possiamo offrirci come cavie per
la sperimentazione di modelli culturali di scarto. Un altro “mare” è stato per
noi come il liquido amniotico della nostra gestazione, della nostra nascita e
della nostra crescita umana, culturale, spirituale. Le origini comuni dei
diversi popoli che sono cresciuti sul Mediterraneo e che hanno reso grande il
Mediterraneo pretendono che sia favorito il dialogo culturale perché nella
originaria unità si trovano i fondamenti della nostra civiltà».
Il progetto
La
pretesa della Libera Accademia delle Lingue Europee ed Orientali è quella di
contribuire alla riscoperta delle radici culturali comuni dei popoli che si
affacciano sul Mediterraneo. Lo studio delle lingue è il pretesto per entrare
nelle varie culture dei popoli, giacché “non si impara a parlare una lingua, ma
si impara a parlare una cultura”.
In questo senso la Libera Accademia della
Lingue Europee ed Orientali offre la possibilità dello studio dei contesti
culturali delle lingue per far prendere coscienza della “distanza” tra le
culture. E questo non allo scopo di sottolinearla o, magari, di annullarla, ma
solo per presentarla. Ogni tendenza ad annullare la distanza o semplicemente ad
attenuarla può essere un attentato contro la specificità, la peculiarità,
l'identità stessa di un popolo.
Oltre a questo obiettivo generale, che può essere considerato come l'ampio
orizzonte di riferimento, l’Accademia vuole far riscoprire la particolare
vocazione di mediazione del nostro contesto regionale all'interno dei Paesi che
gravitano intorno al bacino del Mediterraneo e, nello stesso tempo, nell'ambito
provinciale, ma non solo, intende riaffermare il ruolo di Santa Severina quale
città d'arte, di cultura e di studi.
L'Accademia – secondo il progetto iniziale – da' la possibilità a ricercatori,
docenti e studenti di risiedere in loco, tra le mura pacifiche dell'ex convento
di S. Antonio (capace di accogliere 25 persone), per svolgere varie attività
scientifiche e didattiche.
Nei
voti augurali così veniva presentato l'iter programmatico: «La necessità di
organizzare seriamente dei percorsi specifici e di redigere in modo compiuto il
progetto complessivo, ci ha portati a modulare le attività in tre fasi: la prima
prevede
la promozione di incontri e conferenze pubbliche per favorire la
conoscenza reciproca, la situazione e le tensioni culturali di un determinato
Paese; la seconda si propone l'offerta dell'insegnamento della lingua italiana
agli stranieri e delle lingue europee ed orientali ai nostri connazionali; la
terza fase vedrà l'attivazione a pieno regime dei corsi universitari
specializzati per la formazione di almeno tre figure professionali:
interprete-traduttore; operatore economico-commerciale-turistico per i paesi del
Mediterraneo; addetto alla carriera diplomatico-consolare per i Paesi del
Mediterraneo; e l'attivazione di corsi per diploma in tre anni per due figure
professionali: addetto culturale per i Paesi del Mediterraneo; e, infine,
mediatore linguistico-culturale e facilitatore d'apprendimento nelle scuole
pubbliche».
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Direttore L.A.L.E.O.
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Prof. Serafino Parisi
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Collaboratori |
Dr. Bruno Cortese - Sindaco Avv. Silvano Cavarretta Prof. Daniele
Macris - Docente universitario Prof. Ulderico Nisticò - Consulente
Prof. Silvana Mancini - Consulente Sig.na Daniela Salerno -
Segretaria |
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Info Corsi |
I Corsi sono aperti a tutti i cittadini stranieri ed agli
italiani residenti all’estero di età non inferiore ai 18 anni.
Le classi risultano generalmente costituite da un numero di 12
studenti.
La frequenza ai Corsi consente l’acquisizione delle conoscenze
linguistiche necessarie per l’accesso alle Università degli Studi
Italiane.
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Per maggiori informazioni visita
il sito >> www.laleo.it |
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